sabato 5 settembre 2009

settembre 2009

É un periodo di rivoluzione questo.
L'estate è trascorsa come non mi sarei aspettata.
Ho rivalutato posizioni, ambizioni, sogni, amici, conoscenti, rapporti in generale.
Tendo sempre a mettere tutto e tutti su una scala.
Nella mia immaginazione è bianca, di marmo massiccio, lucida e con dei gradini molto stretti.
Posiziono le persone, con i rispettivi rapporti che ci legano, sui diversi gradini, secondo l'importanza.
Lo stesso faccio con i progetti, con i sogni, con i pensieri e le considerazioni.
Passo un mucchio di tempo a spostarli su e giù, considerando gli eventi, le delusioni, le sorprese, le rivalutazioni.
A volte sembra di comporre un puzzle...
C'è sempre un gran movimento su questa scala, sono pochi i momenti in cui tutto risulta essere più o meno statico.
Questo, per esempio, è un periodo di 'grandi manovre'.
E il mio cuore ne risente.
Sposto molto in basso qualcuno nella cui Amicizia avevo creduto ciecamente, persone che conosco da anni e che improvvisamente si rivelano essere diversi da come li credevo, uguali a come mi avevano pronosticato altri.
É uno scherzo, penso, certe volte sembra una congiura per girare una Candid Camera a mie spese.
Sposto in alto, invece, persone che conosco da poco, da così poco che faccio anche fatica a crederci.
Faccio fatica a raccapezzarmi, a credere che abbiano attenzioni così naturali per me solo per puro piacere.
E penso che sia un altro scherzo, fatto da qualcuno che dall'alto muove le pedine così velocemente solo per farmi girare la testa (e non solo... ).
Comporta una grande energia vedere il mondo sotto una lente di ingrandimento.
D'accordo, si provano sentimenti acuti, forti scosse, ma non è più tanto raro che il battito del cuore accelleri perchè faccio fatica a stare dietro al mondo.
Quando mi fermo all'ombra di un momento di silenzio, penso che se certe volte riflettessi di più sulle persone che faccio entrare nella mia vita, se valutassi bene un progetto prima di iniziarlo, per poi rivalutarlo poco dopo...forse la colpa è mia se faccio tanta fatica.
Forse sono io quella che corre, quella che ha fretta di trovare cose da fare per non scoprirsi inutile, fretta di avere gente intorno (anche di dubbia qualità) per poi cercare affannosamente il Silenzio, ogni tanto.
Ma poi la rivalutazione di me si fa così complicata e dolorosa che mi strofino in fretta le mani, mi rialzo e scaccio questi pensieri: IO sono così, non posso fare nulla per modificarmi, devo essere fiera di come sono.
Prendo le decisioni quando nascono e, se sarà il caso, le rivaluterò, come ho sempre fatto.

Quando risalgo in macchina imposto il mio navigatore senza il quale non faccio un passo.
Il mio senso dell'orientmento inesistente è sempre stato un problema non trascurabile per me...e per gli altri.
Fortuna che la tecnologia mi ha portato TOMTOM.
Ogni settimana lo aggiorno perchè non si perda nessuna delle strade nuove che nascono, perchè non mi piace proprio perdermi in centro a Milano...non mi piace proprio perdermi e basta!
Così ogni volta, dopo l'aggiornamento di rito, anche lui mi sorprende con frasi nuove, nuovi paesaggi, nuove icone...
Oggi, dopo 5 minuti di guida e un attimo di distrazione, prendo il bivio sbagliato, e sento questa voce che, quasi come se mi stesse rimproverando, mi dice: "TORNATE INDIETRO, QUANDO POTETE".
Senza nemmeno pensarci, lo guardo indispettita e gli rispondo: "GRAZIE, COME SE GIA' NON LO FACESSI TUTTI I GIORNI!".
Mi rendo conto che sto battibeccando con un navigatore e mi convinco un pezzettino di più che forse questo è davvero tutto uno scherzo, ben organizzato...senza dubbio!